Dalla nostra inviata Francesca Frenzi … David Bainbridge!

   Tempo di lettura: 7 minuti

Tuo figlio è adolescente, si è trasformato in un marziano? Sii sereno, è colpa della Dopamina, parola di David Bainbridge.

Avevo un figlio, tranquillo, un po’ riservato, che un mattino è apparso improvvisamente verde con le orecchie a punta. Un marziano! No, un adolescente.

Prima parlava, anche se poco, ora grugnisce e usa termini curiosi, non esiste più il “sì” ma è un “abbastanza”, e devi accontentarti se riesci a ottenerlo. Prima era disinteressato agli abiti e agli accessori, ora punta a quello che ritiene “figo”. Ma è mio figlio? Certo! Solo che la dopamina, che sale dalla parte profonda del cervello, lo sta ricoprendo e allo stesso tempo si stanno recidendo tantissime connessioni, fili e reti fitte di contatti cerebrali, che aveva costruito nella sua infanzia. Insomma, è in atto una profonda ristrutturazione cerebrale. Vuoi anche che risponda quando gli poni delle domande? Pretendi forse che possa soffermarsi in dettagli inutili, tipo ricordarsi di lavare i denti, prendere quella felpa che prima ti aveva chiesto dove fosse (e che ovviamente era lì, davanti a lui)?

Ieri ho dipanato molte mie perplessità. Mi sono goduta l’intervento di David Bainbridge durante il Convegno internazionale su adolescenza e lettura, “La sottile linea scura”, realizzato da Hamelin. Cosa ha detto di folgorante? Due cose: la questione è riconducibile tutta a un processo naturale e neurofisiologico, inoltre SERVE, perché l’adolescenza ci distingue dagli animali. Se la nostra razza si è evoluta fino a diventare quella dominante tra gli esseri viventi del pianeta, è grazie all’adolescenza. Vi sembra trascurabile un’affermazione tale? Da questo momento iniziamo a riconsiderare le connotazioni negative che potremmo aver affibbiato ai teenagers.

Noi esseri umani, da diversi millenni ormai, siamo sempre passati nella fase fumosa che attraversano tutti gli adolescenti, lo dimostrano i fossili dei nostri antenati (lo rivelano, nel dettaglio, i cerchi nella sezione di un dente, come per gli alberi). Gli animali non hanno picchi di crescita, noi invece sì, come lo studioso ci ha mostrato in un grafico. Le ragazze lo hanno prima e i ragazzi poco dopo, quello delle ragazze è alto ma meno di quello dei ragazzi, per cui la crescita continua più a lungo. Bainbridge, zoologo e docente di Anatomia clinica veterinaria all’Università di Cambridge, è affascinato da questo fenomeno e, per soddisfare il grande interesse che nutre per gli adolescenti, ha condotto molte ricerche a riguardo. Le sue conclusioni appaiono quasi un sollievo. Il grande cambiamento che affronta un adolescente è tale che non può evitare di ripercuotersi nella vita di tutti i giorni, quello che noi (io) notiamo è la distrazione, l’irritabilità, la “marzianità” che ci spiazza. In realtà dobbiamo considerare anche il lato positivo di questo passaggio accidentato: l’acquisizione di nuove competenze. Enormi!

Un bambino, dice Bainbridge, parla allo stesso modo con tutti: con i genitori, con l’amico, con la maestra, col cucciolo di cane. Il teenager non agisce più così, ha appreso la differenza tra ognuno di questi gruppi. Cambia all’occorrenza i registri del suo linguaggio perché ne ha imparato il potere sociale.

Una delle cose più complicate che acquisisce è “pensare a quello che sta pensando”.  Mi spiego: un bambino sbaglia a versare l’acqua nel bicchiere e chiama l’adulto per farsi aiutare. L’adolescente se sbaglia tace e riflette sui suoi errori. Ecco perché, se accade qualcosa, non ricorre più al genitore ma cercherà, al massimo, l’amico. L’amicizia non a caso diventa l’aspetto più importante di questi anni turbolenti. E lo “slang” non è altro che il codice per suggellare amicizie più forti, per non sentirsi comunque troppo soli e poter seguire un branco di simili, tra marziani ci si capisce meglio!

Il teenager quindi modifica linguaggio e abitudini. Inoltre queste si differenziano tra ragazzo e ragazza. Le ragazze parlano molto di loro stesse, del loro corpo, dei sentimenti, spettegolano su altre ragazze e se un’amicizia finisce, soffrono molto. Le vedremo affliggersi. I ragazzi parlano soprattutto degli interessi che li accomunano, come gli sport, i videogiochi e i passatempi, anche di ragazze, ma non così tanto. Sembrerebbe che entrino meno in profondità, come se l’amicizia maschile fosse proprio più superficiale, quindi se questa finisce pensiamo che non crei un grande stress, del resto l’altro non sapeva così tanto dell’amico. SBAGLIATO! Bainbridge ci suggerisce che entrambi ragazza e ragazzo hanno la stessa sensibilità, ma è il registro e il linguaggio che li differenzia. La comunicazione cambia, ma non sono poi così diversi. E qual è la comunicazione più complessa di tutte, e che si apprende in questo periodo della vita? Il flirtare, il corteggiamento. È il più complesso di tutti: il ragazzo, o la ragazza, parlano ma non sanno cosa pensa l’altro, si pongono molti problemi, “mi capirà?”, pensano, ma anche “voglio davvero essere capito?”, e così via di punti interrogativi. Indubbiamente è un passaggio fumoso: capire chi si ha di fronte, farsi capire o non farsi scoprire sono problemi che assorbono energie. Quante volte diciamo o sentiamo dire “gli adolescenti hanno la testa per aria”, in realtà stanno elucubrando (chissà cosa, non è dato sapere, ma hanno parecchio da elucubrare!).

Per la serenità di ogni genitore aggiungo che è solo ora che il cervello è maturo per poter cominciare a pensare alla sessualità, non va dimenticato… e qui vi lascio, tra pensieri e ricordi di come eravamo noi in quegli anni.

Concludo con l’affermazione di Bainbridge: “Sappiate che l’adolescente si allontana dal genitore e deve farlo perché più lo farà e più sarà felice da adulto”. Amen. E con questo vado a cucinare un pasto marziano per l’alieno che fra poco tornerà da scuola e non dirà nulla di quello che è accaduto durante le ore di lezione spaziali e tantomeno dei momenti con i compagni UFO. Accoglierò con gioia il suo grugnito.

Se siete curiosi di saperne di più, vi segnalo il saggio su cui troverete questi e altri misteri svelati sul mondo degli adolescenti, i nostri amati figli mutanti che ci pare di non riconoscere più.

Informazioni tecniche

Titolo: Adolescenti, una storia naturale

Autore: David Bainbridge

Editore: Giulio Einaudi Editore

Codice: EAN 9788806200961

Pagine: 324

Formato: brossura, copertina flessibile

Prezzo indicativo: € 16,50

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